Partiamo dal principio: senza un processo di lead generation e lead qualificate la tua attività fallirà sicuramente!
Chiamiamo lead quei prospect qualificati che possono diventare clienti e brand ambassador per la tua azienda. Certo, un’azienda può avere diversi obiettivi importanti, ma per crescere con costanza il 66% degli obiettivi organizzativi dovrebbe concentrarsi sulla Lead Generation.
I marketer si affidano a diversi canali per generare contatti profilati e migliorare i loro tassi di conversione.
Molto spesso però questi canali non danno i risultati sperati. Quindi se hai investito un sacco di tempo per creare contenuti, fiducioso di attirare i contatti giusti, e non hai ancora ottenuto risultati soddisfacenti… ti assicuro che non sei il solo!
Oggi voglio analizzare una serie di hack che faranno crescere i tuoi processi di Lead Generation del 117%.
Partiamo dal principio, “Cosa sta cercando il tuo cliente potenziale?”
Una volta che sarai in grado di rispondere a questa domanda e associarla ad una Landing Page efficace, vedrai che riuscirai a generare lead in maniera continuativa e scalabile.
Pronto? Ecco i nostri migliori consigli sulla lead generation.
Hack # 1: La Lead Generation inizia dalla Home Page: qual è il primo messaggio che vedono i tuoi visitatori?
Per buona parte di voi l’home page è sicuramente la pagina che riceve il maggior numero di traffico. Tandberg (da quando è stata acquisita da Cisco), leader nel settore delle teleconferenze, ha aumentato la propria lead generation del 50% inserendo una semplice CTA in home page ed uniformandola agli altri elementi della pagina: titolo, sottotitoli e immagini.
Quindi se stai promuovendo attivamente il tuo sito, la tua home page riceverà sicuramente visitatori da altri siti di riferimento, social media, motori di ricerca e altre fonti.
Per esempio una case study un po’ datato ma interessante è quello di Nick Eubanks che ha generato oltre 100.000 visitatori al mese e la maggior parte di questo traffico è andato direttamente alla home page.
Anche Stuart J. Davidson ha raccontato come ha raggiunto 140.753 visualizzazioni di pagina in dodici mesi, dal momento del rilancio del suo blog nel novembre 2013. Considerato che la vostra home page riceverà sempre più traffico, non credete sia il caso di rivedere il vostro messaggio e inserire alcuni elementi che possano aiutare a generare più contatti?
Vi aiuterà sicuramente ad aumentare la lead generation!
Ad esempio, Alex Chris, fondatore di Digital Marketing Pro, ha raccontato come dopo aver ottimizzato la sua home page è riuscito a portare il suo sito a 400.000 visitatori al mese. Ed ovviamente questo coincide con l’acquisizione di diverse migliaia di lead!
Come ha fatto? Inserendo un’area in cui indicava 5 articoli in evidenza insieme ad un elenco degli ultimi post. Ha anche aggiunto una sezione “must-read” nella sidebar: fondamentale se vuoi che le persone trovino i tuoi contenuti migliori nel momento in cui arrivano alla home page del tuo blog.
Nella maggior parte dei temi WordPress la sidebar viene visualizzata su tutte le pagine del tuo sito, però se modifichi qualche impostazione potrai scegliere di renderla visibile solo per la tua home page.
In ogni caso se hai un’offerta (ad esempio un e-book, una guida, uno sconto, un tool online, ecc) promossa su una Landing Page, devi assicurarti che il messaggio nella tua home page e l’offerta siano coerenti.
Insomma dovrai fare in modo che i visitatori non siano confusi se arrivano dalla tua home page rispetto che dalle campagne.
Per esempio diamo un’occhiata alla vecchia home page di Backlinko.com. Il titolo della pagina della home page e la CTA hanno come target la stessa parola chiave “traffico”.
Quando le persone visitano questa pagina capiranno immediatamente di cosa tratta il sito e come Brian Dean può aiutarli:
Nota: lo scopo di questa sezione è quello di aiutarti (e invitarti) ad uniformare il messaggio della tua home page rispetto all’obiettivo della tua attività digital. Ciò significa che se, per esempio, il core business della tua azienda è riparare auto, la tua home page e l’offerta che i tuoi potenziali clienti riceveranno dovrebbero essere coerenti o almeno comunicare lo stesso messaggio.
Per esempio guardate l’home page di Unbounce: tutto è coerente con i concetti “creare una landing page”, “pubblicarla”, “testarla e ottimizzarla” per generare i migliori lead possibili. E anche nelle sue landing page Unbounce parlerà dello stesso messaggio e con lo stesso tone of voice.
Hack # 2: utilizza un webinar e linkalo direttamente nei tuoi contenuti
Per incrementare la tua attività di Lead Generation utilizzare un webinar può funzionare brillantemente.
Un webinar è una modalità per riuscire a raccontare il tuo messaggio e i tratti distintivi del tuo prodotto ad un gran numero di persone, ad un costo relativamente basso e in maniera scalabile, mantenendo il rapporto “personale” poichè ci metti la faccia. Inoltre ti permette di dialogare direttamente con loro e capire meglio cosa interessa e cosa no.
Il 52% degli esperti di marketing ritiene che i webinar e seminari siano i metodi più efficaci per generare lead.
Collegare l’iscrizione al webinar ai tuoi contenuti avrà sicuramente un effetto positivo sui potenziali clienti. Perché? Poiché prima di chiedergli di iscriversi al webinar gli stai già dando dei contenuti di valore e quindi ti prenderanno sul serio molto di più.
Questo processo è abbastanza diverso rispetto a chiedere di iscriversi ad un webinar direttamente da una landing page che promuovi con campagne di advertising.
Ad esempio, lo screenshot seguente mostra in che modo Quality Matters collega la pagina di registrazione al webinar all’interno dei suoi casi di successo (un post sul blog).
Sembra quasi invisibile, ma siamo sicuri che chi cliccherà su quel link avrà letto buona parte dell’articolo, quindi è una lead “preparata”.
La vera sfida nell’organizzare un webinar è trovare abbastanza persone che si registrino. Linkando la pagina di registrazione direttamente dentro molti dei tuoi contenuti molte più persone la vedranno e saranno più incentivate ad iscriversi. Ecco un esempio di come Uberflip invita i lettori del suo blog a registrarsi per i successivi webinar direttamente dal post:
“If you’re not using webinars to drive leads to your business, you have to start today.” – Lewis Howes
Il coinvolgimento diretto delle persone (prospect) è l’unico obiettivo per ospitare un webinar. Secondo Adobe la durata media delle presenze per un webinar da 60 minuti è di 54 minuti. Il tempo di permanenza è sicuramente influenzato dalla facilità di accesso al webinar, dall’argomento e dal fatto che ci sia una sezione di Q&A (domande e risposte).
Se vuoi portare la tua lead generation ad un livello superiore dovresti prendere in considerazione l’idea di organizzare un webinar.
È possibile generare lead, fare nurturing e strutturare un business scalabile esclusivamente con webinar. Secondo un recente sondaggio condotto da ReadyTalk, il 30-40% dei partecipanti ad un webinar viene poi trasformato in lead.
Non ci sono dubbi che riunire le persone giuste in una piattaforma virtuale aumenti la loro fiducia, e conseguentemente i lead e le vendite. Non importa quale sia il tuo settore, ricordati sempre che le persone hanno una voglia innata di imparare dagli esperti.
Sicuramente non è necessario che tu sia un influencer per organizzare un webinar di successo. Il fattore più importante per aumentare il coinvolgimento degli utenti è quanto sia utile il tuo webinar, e quindi quante informazioni di valore sarai in grado di dare ai partecipanti.
Come potrete vedere da questa infografica di Citrix il 38% dei partecipanti al webinar rimarrà se il tuo argomento è interessante e se ciò che stai condividendo con loro produrrà dei risultati significativi nel loro business.
Se sei un marketer B2B, uno dei modi più efficaci per generare lead qualificati, oltre al passaparola, sono i webinar. In che senso? Beh, quando riunisci le persone per il solo scopo di educarle sarà sicuramente più facile generare dei lead interessati!
In ogni caso comunque è importante rendere il tuo webinar parte integrante dei tuoi contenuti. Naturalmente, i lettori del tuo blog e coloro che ti hanno lasciato l’email, quando leggono un articolo partono dal presupposto che tu lo abbia scritto solo per condividere la tua conoscenza e non per chiedere qualcosa in cambio.
Il blog è un ottimo modo per instaurare un rapporto di fiducia. Se vuoi che più persone si registrino per partecipare al tuo webinar devi stabilire il più alto livello di fiducia possibile con loro. Ecco perché è importante il valore del blog e dei contenuti che produci.
Il ruolo dei webinar nel processo di vendita non può essere ignorato: la maggior parte delle aziende ha registrato un aumento delle vendite da quando ha iniziato ad organizzare webinar.
Più sono utili e interessanti i post del tuo blog, meglio è. Di conseguenza, quando si collega il proprio webinar all’articolo di blog, è un segnale che viene dato all’utente che si desidera offrire più valore senza dare l’idea che dietro questa scelta ci sia un interesse prettamente commerciale.
Quando hai guadagnato l’attenzione e la fiducia dei tuoi partecipanti, puoi consigliargli un prodotto o un servizio che aiuterà la loro attività. È indispensabile qualificare i tuoi lead e mappare il percorso di acquisto dei tuoi lead: ogni fase del processo di acquisto del cliente è importante durante il webinar.
Sicuramente l’obiettivo dev’essere vendere, ma è indispensabile trovare un modo intelligente per farlo senza macchiare la propria reputazione.
Ecco un processo che funziona bene per vendere con un webinar:
i) Domande di benvenuto: Lascia sempre diversi minuti per le domande (Q&A). Senza dubbio questa è la modalità migliore per guadagnarsi la fiducia di chi si è iscritto al webinar, sottolineando ai partecipanti che ci importa ciò che pensano e non i loro soldi.
ii) Dare valore prima di chiedere qualsiasi cosa: che tu stia organizzando un webinar, scrivendo un post sul blog o parlando ad un evento, devi offrire a chi partecipa o legge un contenuto di valore, un esempi di una tecnica che ha funzionato molto prima di chiedere al partecipante di uscire dalla sua zona di comfort.
iii) Utilizzare un sondaggio: i sondaggi possono stimolare la partecipazione e migliorare la soddisfazione del cliente. I sondaggi sono semplici questionari di indagine che assomigliano a questo:
Puoi utilizzare i sondaggi durante il tuo webinar. Nel corso del webinar è utile chiedere ai partecipanti di rispondere ad una domanda come:
- Sei interessato alla demo del prodotto?
Utilizzando dei tool come GoToWebinar, è facile vedere il numero dei partecipanti che indica una certa preferenza. È quindi possibile inoltrare il report al team sales e ottimizzare l’offerta, i testi e la CTA, per massimizzare le vendite.
iv) Chiedi alle persone se vorrebbero provare il tuo prodotto durante il webinar
v) Prevedi un’offerta irresistibile: se vuoi massimizzare l’effort della creazione del webinar, devi offrire ai tuoi partecipanti qualcosa a cui non possono resistere.
Ricorda di inserire il logo della tua azienda su tutto il materiale visivo del webinar (presentazioni, offerte, ecc), così facendo il tuo logo rimarrà nella mente di coloro che hanno partecipato.
Prevedere un’offerta incredibile, che i partecipanti non possano rifiutare, è il modo migliore per assicurarsi una vendita nel momento della presentazione dell’offerta.
vi) Contenuto premium: un altro modo di vendere durante un webinar è offrire contenuti premium accessibili solo in quel preciso momento. Potrebbero essere i tuoi nuovi video di formazione che non hai pubblicato su YouTube, delle ricerche particolari del tuo team di ricerca e sviluppo o alcuni capitoli del tuo prossimo libro. Questo è il tipo di contenuto che offre un valore enorme ai partecipanti perché non possono trovarlo altrove.
Organizzare un webinar e far iscrivere i partecipanti direttamente dagli articoli sul tuo blog è uno dei dieci modi più efficaci per promuovere i tuoi contenuti premium.
Quando confronti tutte le strategie di lead generation, i webinar sono il secondo meccanismo più efficace per promuovere contenuti premium.
È utile avere una pagina sul tuo sito dedicata ai vari webinar che hai fatto, e linkare la partecipazione ai diversi webinar direttamente all’interno dei tuoi contenuti.
Ivan Gaye diceva “Se riesci a dare ai tuoi partecipanti un valore straordinario e se sei in grado di riempire la tua pipeline di lead mirati, qualcosa di magico accadrà: le vendite aumenteranno e il tuo business si trasformerà in qualcosa di significativo.”
Per fare iscrivere più persone al tuo webinar, puoi collaborare con blogger influenti e inserire una CTA o una fascia evocativa nella tua home page (che come abbiamo visto attira sempre il maggior numero di visualizzazioni).
Non dimenticare di promuovere il tuo webinar attraverso i social media e su Google!
Organizzare un webinar di alto valore all’interno del tuo piano di contenuti ti posizionerà come un esperto nel tuo settore.
Hack # 3: inserisci il login con Google
Utilizzare il login con Google è utile poiché puoi personalizzare la comunicazione verso i tuoi utenti. Parlavo dell’importanza della personalizzazione nelle campagne marketing anche su un articolo dei nuovi trend marketing del 2019. Pensare ai propri visitatori come individui e non come un numero di analytics ti permetterà di ideare un processo di marketing efficace. Questo è il motivo per cui aziende come SugarCRM e Trello mettono al centro delle loro campagne le persone.
Ancora oggi la maggior parte delle aziende digitali non utilizzano i Social Login per far registrare gli utenti ai propri tool. La verità è che Google è estremamente popolare e la maggior parte dei blogger, dei content marketer e degli imprenditori online hanno un account Google.
Il mondo social ha semplificato enormemente il processo di iscrizione. I nostri nomi completi, indirizzi di residenza, numeri di telefono ed altro ancora, sono memorizzati su siti come Facebook, Google, LinkedIn e Twitter. Ciò ha permesso a noi marketers di creare un flusso di iscrizione flessibile, veloce e semplice.
Puoi acquisire più clienti limitando la quantità di informazioni che devono inserire nei form di iscrizione.
Con un click, grazie ai social login, non è più necessario richiedere molte informazioni ai potenziali clienti prima che possano diventare lead qualificati. Così non dovrai chiedere di compilare un form infinito per diventare tue lead: tutti i dati che gli vuoi chiedere sono già su Facebook e Google, devi semplicemente chiedere agli utenti di registrarsi tramite quei siti.
Ad esempio, se vuoi iscriverti a Pinterest puoi fare il login con Facebook o con Google.
Da quando Pinterest ha iniziato a utilizzare questa strategia, hanno aumentato esponenzialmente i loro utenti. Pinterest ora ha oltre 50 miliardi di “pin” e milioni di utenti attivi e fidelizzati.
Un altro esempio di successo è Vimeo, una piattaforma di condivisione video che ti dà la possibilità di registrarti con Google o Facebook. Le loro informazioni personali vengono estratte direttamente dagli account degli utenti, semplificando notevolmente la procedura di iscrizione.
Potrai utilizzare questo sistema anche per registrare le lead nelle tue landing page. Ti basterà inserire lo step di login con Google o Facebook come uno degli step di un multi step form.
Hack # 4: Separa il tuo team di lead generation dal tuo team di vendita
Da quando abbiamo applicato questo trucco in NOONIC, dopo aver letto il libro Predictable Revenue di Aaron Ross, sia le lead che le vendite sono cresciute drasticamente.
Per migliorare la conversione dei visitatori nelle tue Langing Page è necessario testare continuamente gli elementi delle tue landing page, tra cui il titolo, i sottotitoli, le foto, gli elenchi puntati, le call-to-action e altro ancora. L’attività di conversion rate optimization (CRO) è sicuramente in capo al marketing.
Uno studio di Unbounce ha mostrato che il 57% delle aziende ha avuto problemi a trovare le competenze per ottimizzare le proprie landing page. Per diventare bravo nel CRO è necessario solo testare moltissimo, quindi ci vuole tempo.
Comunque, torniamo a noi: dividere il team responsabile della generazione di lead (marketing interno, agenzia, ecc) e quello che gestisce il processo di vendita e chiusura del contratto (call centre, responsabile commerciale, ecc).
Per far crescere i tuoi contatti del 117% o più, devi “specializzarti” in uno dei due processi.
O’Sullivan, nel suo libro Is It Wise To Specialize?, ha evidenziato la nostra tentazione a fare sempre di più. “La vita stessa ci spingerà oltre i nostri limiti, ma dobbiamo imparare a specializzarci. Focalizzarci su una nicchia e identificare le aree in cui sono racchiusi i tuoi punti di forza, dove puoi fare davvero la differenza.
Valorizzare i propri punti di forza e perfezionare le proprie debolezze.”
Come abbiamo visto nella precedente guida sulla Lead Generation, definiamo appunto Lead Generation il processo di marketing per stimolare e catturare l’interesse verso un prodotto o servizio allo scopo di sviluppare una pipeline di vendita.
D’altro canto il team di vendita dev’essere concentrato a chiudere questi contatti, quindi in breve a vendergli un prodotto/servizio.
La lead generation non ha come scopo la vendita e la vendita non può concentrarsi troppo nello sviluppare l’interesse di un prospect, perché questo aspetto è coordinato dal team responsabile della generazione di lead.
Dopo la chiusura di un cliente, il team di vendita dovrebbe avere anche la responsabilità di mettere le basi per un’eccezionale esperienza post acquisto, così da alzare il tasso di fidelizzazione del nuovo cliente acquisito.
Se vuoi avere una crescita scalabile è fondamentale la retention dei tuoi clienti. Secondo Bain & Company, aumentando il tasso di fidelizzazione del 5%, il profitto aumenta del 25-95%.
Quindi non preoccuparti solo dell’acquisizione dei clienti; la retention è ancora più importante!
Ogni fase del ciclo di vendita, dalla generazione alla chiusura delle lead, richiede una mentalità diversa. Ad esempio, il team responsabile della generazione di lead crea la consapevolezza di un prodotto.
Inoltre dovrà ispirare il potenziale cliente, educarlo, fino a fargli desiderare il prodotto in questione. Ma il team di vendita deve essere il responsabile della chiusura di questi contatti e di far aumentare il fatturato.
Se sei un marketer specializzato nel settore B2B, e la tua azienda vuole stare al passo con la concorrenza, ci sono diversi metodi per accelerare l’acquisizione e la fidelizzazione dei tuoi clienti. Ad esempio, Fulcrum ha aiutato uno dei loro clienti (uno dei principali produttori di misuratori di glucosio nel sangue), ad acquisire online 6,5 milioni di clienti attivi, il che ha anche portato ad un aumento di $40 milioni di profitti anno in un anno.
Ricorda che l’obiettivo principale dell’avere due team separati per la generazione di lead e le vendite è quello di migliorare la soddisfazione del cliente.
Se i tuoi clienti sono insoddisfatti, passeranno alla concorrenza. D’altro canto, Salesforce ha rilevato che il 91% dei clienti altamente soddisfatti parlerà bene e diventerà in prima persona un promotore della vostra azienda (referral).
Hack # 5: usa verbi incisivi per scrivere titoli d’effetto che attirino l’attenzione
Cos’è che attira la vostra attenzione quando leggete un titolo? Che sia un post o una pubblicità o un annuncio online?
Le parole chiave utilizzate, la lunghezza, l’argomento o la call to action? Ognuno di questi elementi può, e dovrebbe, suscitare la vostra curiosità e persuadervi a fare clic.
Dedicare il giusto tempo alla scelta di un titolo efficace non solo ti aiuterà a generare lead di qualità migliore ma anche a ridurre il bounce rate di coloro che arrivano nella tua pagina, migliorare il CTR e quindi complessivamente migliorare l’indicizzazione della tua pagina.
I copywriter sanno bene qual è il potere di un titolo ben fatto. È lo stesso motivo per cui Ted Nicholas ritiene che il 73% delle decisioni di acquisto vengano prese leggendo il titolo della Landing Page. Inoltre è provato che otto persone su dieci faranno clic sul titolo se questo cattura la loro attenzione. Quindi, come puoi migliorare i titoli delle tue landing page o dei tuoi post?
Devi assicurarti che il tuo titolo contenga verbi incisivi ed evocativi.
I verbi incisivi sono usati per trasmettere un messaggio diretto. Bisogna partire dal presupposto che chi legge un annuncio o una pagina non dedica più di qualche frazione di secondo a scorrere con gli occhi la pagina per capire se quello che vede gli interessa o meno.
Pensaci: quando siamo online ci aspettiamo prima di tutto la velocità: non dedichiamo tempo a cercare risposte, ma vogliamo tutto subito. Quindi immagina quanto può diventare impaziente il tuo target se utilizzi una comunicazione poco diretta.
Come possono i verbi “incisivi” migliorare il tuo modo di scrivere?
Utilizzare una scrittura concisa e descrittiva sicuramente aiuterà il modo in cui le persone valuteranno i tuoi articoli.
Per esempio questa frase non è per nulla efficace:
- Lei sta andando a scuola
Non è sbagliata, di per sé la frase è corretta, però sicuramente è debole. Possiamo omettere “sta andando” e sostituirlo con un verbo incisivo. La domanda che devi porti è: come va a scuola? Cammina, salta, rotola, corre, va in bicicletta, ecc.?
Proviamo così:
- Lei corre a scuola
- Lei cavalca verso scuola
- Lei rotola verso scuola
Allo stesso modo, invece di usare i verbi deboli nei titoli, dovresti utilizzare verbi incisivi. Così trasmetterai il tuo messaggio o la tua idea in un modo più conciso e accattivante.
Esempi di verbi incisivi sono:
- Terminare
- Migliorare
- Aumentare
- Modificare
- Espandere
- Incrementare
- Attaccare
- Scrivere
- Guidare
- Impegnarsi
Le persone che scrivono articoli di blog da tutta la vita, come Brian Clark e l’intero team di Copyblogger Media, usano verbi incisivi per creare titoli che non si possono ignorare facilmente. Per esempio, guarda:
Anche Seth Godin, il famoso autore di oltre quindici bestseller, usa questo stile nel suo blog. Guarda:
Nota: cambiando solo lo stile di scrittura dei tuoi titoli non ti farà aumentare le lead del 117%! Però sicuramente ti aiuterà ad aggiungere significato, convinzione e chiarezza al titolo, in modo che i tuoi lettori e potenziali clienti percepiscano prima il tuo messaggio.
Oltre a utilizzare dei verbi accattivanti nei titoli, devi anche concentrarti sulla loro lunghezza. I titoli troppo lunghi tendono a essere facilmente ignorati o dimenticati.
Secondo una ricerca di Guardian, i titoli composti da otto parole convertono il 21% in più rispetto a titoli più lunghi.
Se non riesci a trovare esattamente un titolo da otto parole, uno studio di Nielsen Norman Group ha rivelato che anche i titoli tra le cinque e le nove parole raggiungono percentuali di click-through rate più elevate rispetto alla media.
Hack # 6: ti serve un’offerta irresistibile!
Siamo tutti d’accordo nel dire che come marketers l’unica cosa che vogliamo è che le persone dicano di ”Sì” alla nostra offerta!
Dean Rieck ha condiviso i sei modi per convincere la gente a dire “sì” ed il tutto si può riassumere in “bisogna creare un’offerta di alto valore”.
Offerta di alto valore + persuasione = offerta irresistibile
Se hai difficoltà a raccogliere lead online, potrebbe essere che la tua offerta non sia abbastanza convincente. Sicuramente possiamo dire che non è irresistibile.
Ok, probabilmente ti domanderai da cosa si riconosce un’offerta irresistibile?
Chris Guillebeau ha condiviso una prospettiva unica:
Un’offerta irresistibile è come una proposta di matrimonio del ragazzo o della ragazza che hai aspettato per tutta la vita. Un’offerta che non puoi rifiutare è come una borsa di studio per l’università che hai sempre desiderato. È come un biglietto per vedere la tua squadra giocare la finale del Super Bowl.
Tutto quello che vuoi è che l’utente dica di “sì” per scaricare il tuo ultimo e-book, che ti lasci la sua email o numero di telefono, che si iscriva al tuo webinar o compri il tuo prodotto su Amazon. Deve solo dire di sì!
Ricorda che quando la tua offerta è limitata, molto richiesta ed esclusiva diventa desiderabile.
Ad esempio, nel 2004, quando Google ha lanciato la beta privata del loro servizio di posta elettronica gratuito (Gmail), solo 1.000 prescelti sono stati invitati ad iscriversi e condividere le loro opinioni. A questi utenti è stato inoltre permesso di invitare i propri fan, amici e familiari a testare il servizio di posta elettronica gratuito.
Indovina cosa è successo durante la fase beta iniziale di Gmail?
La domanda era tremendamente alta, poiché la possibilità di iscrizione era esclusiva, limitata ad un numero di persone “invitate”, non era per tutti!
Ad un certo punto si potevano trovare degli inviti su eBay venduti a $ 150 per iscriversi a Gmail. Questo è il potere di un’offerta irresistibile.
Un altro esempio di successo di questo tipo è quanto fatto da OnePlus per il lancio del suo primo telefono. Avendo problemi di produzione, dovevano limitare il numero di telefoni messi in vendita, ed hanno utilizzato questo limite a loro favore.
Ti potevi iscrivere alla waiting list per ricevere gli inviti esclusivi per acquistare il telefono. Non tutti li ricevevano, ma solo quelli nelle prime posizioni. Come facevi a scalare la classifica? Dovevi invitare amici!
Quando era il tuo turno ricevevi due inviti per acquistare il telefono: uno per te e uno per chiunque dei tuoi amici. In questa maniera il secondo invito aveva un valore incredibile!
Altro caso di successo i 200.000 pre registrati alla waiting list di Monzo, una banca online nata qualche anno fa, e successivamente i suoi Golden Tickets.
Se stai cercando un’idea per creare un’offerta irresistibile per il tuo pubblico, lascia che ti faccia un esempio: supponiamo che tu abbia fatto uno studio e creato un e-book per aiutare le persone a risparmiare sui biglietti aerei.
Le persone lo scaricano, lo leggono, applicano i tuoi consigli ed iniziano a condividere le loro storie su come hanno risparmiato con successo 200, 350 o 380 euro sull’acquisto dei loro biglietti aerei.
Il tuo e-book è ritenuto convincente poiché offre consigli pratici che funzionano. In questo caso, la lunghezza dello studio o dell’articolo non ha importanza. Anche se sono solo due pagine, è un’offerta irresistibile: chiunque voglia risparmiare sui biglietti aerei sarà attratto da questo studio.
Un esempio di offerta irresistibile è quanto fatto da Tom Monaghan di Domino’s Pizza. Era sull’orlo della bancarotta quando ha messo a punto una strategia per far crescere in maniera drastica la sua azienda. Una singola idea promozionale ha cambiato tutto: Consegna in 30 minuti (o meno)… oppure è gratis.
La maggior parte delle persone ha ordinato la pizza di Domino solo per questa regola.
La tua offerta dev’essere qualcosa che la gente vuole ottenere.
Allo stesso modo, se vuoi ottenere più iscritti alla tua newsletter, il tuo lead magnet deve essere di grandissimo valore, gratuito ed esclusivo.
Per esempio noi di NOONIC regaliamo la nostra guida sul PPC con più di cento pagine, consigli e tool che noi utilizziamo per le nostre campagne! Aumento del ROI garantito!
Vuoi vedere anche tu la nostra guida? Vai a questo link!
Un altro esempio è quello di Michael Hyatt:
L’unico modo per capire se un’offerta è irresistibile o meno è provarla sul mercato, mandando del traffico sulla pagina e guardare come converte!
Nel libro Come creare offerte irresistibili, l’autore Robert W. Bly afferma che è possibile migliorare il tasso di risposta alle tue promozioni dal 10% al 90%, semplicemente creando e testando diverse offerte.
Per esempio guardate come Derek Halpern inserisce un’offerta in un exit pop-up nel suo sito. Molti non apprezzano gli exit pop-up poiché interrompono la navigazione, però in questo caso ti permettono di attirare l’attenzione con una proposta audace, per questo motivo le persone tendono a rispondere!
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Un altro metodo per rendere la tua offerta di valore è sottolineare quanto costerebbe quella cosa se la vendessi. Ecco come fa QuickSprout:
CONCLUSIONI
Costruire qualsiasi attività di lead generation di successo richiede tempo e molte energie. Consolidare la propria presenza sui social network, creare una solida campagna di email marketing, lavorare sulla creazione e produzione di contenuti di qualità: tutte queste attività richiedono una quantità significativa di tempo e concentrazione. Spenderai moltissime energie, ma per ottenere dei risultati devi uscire dalla tua zona di comfort.
Potresti non riuscire a far raddoppiare le tue lead in una sola settimana ma sicuramente con costanza e alcuni dei nostri trucchi ce la farai senza dubbio.
Questi “Hacks” non sono dei trucchi magici, al contrario molti brand di successo li usano ancora per acquisire nuovi lead e convertirli in clienti.
La vera soddisfazione deriva da ciò che apprenderai nel processo di messa a terra di questi suggerimenti.
Quali altri hack di lead generation hanno funzionato per te? Condividi i tuoi casi studio, domande e opinioni.